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Rifacimento dell’impianto elettrico: le fasi da seguire

Rifare un impianto elettrico comporta l’affidarsi ad una ditta specializzata. È infatti altamente sconsigliato il fai da te, perché potresti incorrere in errori con conseguenze anche piuttosto gravi. Le ditte specializzate, invece, mettono a disposizione personale competente e seguono tutte le normative che sono previste dal settore, anche per offrire ai clienti tutte le certificazioni necessarie che sono sinonimo di sicurezza e di garanzie. È infatti importante contare su un impianto elettrico realmente sicuro, visto che è uno degli impianti fondamentali di un edificio. Ma com’è fatto un impianto elettrico? Cerchiamo di capirne di più.

Com’è fatto un impianto elettrico

L’impianto elettrico è composto da colori fili elettrici differenti, a seconda della loro funzione. Il principale elemento che costituisce un impianto di questo tipo è rappresentato dal contatore, dove arriva l’energia elettrica.

Il contatore può essere installato in casa oppure in un unico posto all’interno dell’edificio condominiale. In casa si trova il quadro elettrico che è collegato al contatore e da qui l’energia elettrica viene distribuita in tutta l’abitazione.

Le linee elettriche principali vengono chiamate dorsali. Da esse passano tutti i principali cavi che si originano dal quadro elettrico e vanno verso tutta la casa. Poi queste linee elettriche vengono suddivise attraverso le cosiddette cassette di derivazione.

Possono essere poi considerate delle linee elettriche che potremmo definire secondarie, che partono dalle cassette di derivazione e raggiungono i punti di utilizzo finali.

Per poter regolare la corrente elettrica all’interno della casa si utilizzano i punti luce, le prese e gli interruttori.

Come rifare un impianto elettrico

Vogliamo spiegarti adesso come devi procedere, affidandoti a degli esperti, per installare un nuovo impianto elettrico nella tua casa. Si tratta di un lavoro che non va lasciato al caso, specialmente quando si tratta di eliminare completamente il vecchio impianto e di sostituirlo con uno nuovo.

I lavori di rifacimento comportano la rottura dei muri per creare le tracce. Quindi quando devi mettere mano all’impianto elettrico devi avere a disposizione non soltanto un elettricista esperto, ma anche un muratore.

Dopo aver creato le tracce per il passaggio di eventuali nuove tubazioni, si procede all’installazione dei tubi, delle cassette di derivazione e del vano per il quadro elettrico.

L’altra fase consiste nella chiusura di tutte le tracce aperte. A questo punto si può procedere al rifacimento degli intonachi e all’esecuzione delle pitturazioni.

Poi si passa alla sistemazione di tutti i cavi necessari a creare l’impianto e infine si installa il quadro elettrico.

Ricordati sempre delle questioni burocratiche, secondo quanto stabilisce l’articolo 3 del Testo Unico per l’Edilizia, che annovera il rifacimento di un impianto elettrico nella manutenzione straordinaria.

Ecco perché devi presentare una pratica al Comune, la cosiddetta CILA, che deve essere asseverata da parte di un tecnico abilitato.

Anche la presentazione di tutte queste richieste è molto importante, se vuoi essere consapevole di come affrontare questi lavori di rifacimento, che certamente comportano il perseguimento di fasi molto precise, perché tu possa contare su un impianto davvero efficiente e che ti garantisca la sicurezza in casa.

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