A misura di bambino
Forse non ce ne rendiamo conto, ma il mondo agli occhi di un bambino è come se avesse una taglia XXL. Perché possa sentirsi libero di esplorare e muoversi, l’ambiente deve esser a misura di bambino. Potrebbe sembrare una cosa scontata ma spesso in casa non ci sono mai mobili, sedie e tavoli adatti a un bambino, mentre in una scuola montessoriana tutto è a sua misura perché possa spostarsi in libertà senza pericolo, ad esempio, di cadere dalla sedia perché troppo alta. Se anche tu pensi che il metodo Montessori sia migliore per l’educazione di tuo figlio, qui trovi i requisiti per l’homeschooling e l’istruzione parentale.
Favorire l’indipendenza
Il bambino deve essere libero di fare le sue conquiste. L’adulto non deve esser una presenza constante e ingombrante poiché il rischio è di soffocare le sue capacità. Con maggiore libertà, il bimbo impara da solo. invece di trattarlo come un incapace, gli si dà la possibilità di fare da solo. Il lasciar fare da solo è probabilmente il principio cardine da cui partire, perciò fondamentale.
Stimolare l’ordine
Anche se non sembrerebbero, i bambini sono per loro natura ordinati. Hanno bisogno che tutto sia al loro posto per poterlo ritrovare. Spesso il disordine, anche in casa, deriva da un’errata organizzazione degli spazi e cattive abitudini nel proporre le attività. Ogni singola attività in una scuola che segue il metodo Montessori viene proposta su di un vassoio in modo che alla fine, si possa riporre tutto il materiale utilizzato nello stesso vassoio. Il bambino diventa disordinato se è bombardato da mille stimoli cioè circondato da troppi giochi che vanno quindi organizzati e ordinati meglio.
Osservare
Nel metodo Montessori, l’educatore osserva e non interviene quasi mai. Il bimbo deve avere la possibilità di giocare liberamente, senza che l’adulto si metta in cattedra gli spieghi cosa deve fare. È importante osservare, parlare poco e interviene ancora meno, a meno che non stia facendo qualcosa di pericoloso per sé o per gli altri.
Non forzare il bambino
Quando si parla di educazione montessoriana, è fondamentale capire che l’educatrice non forza il bambino. Se in quel momento non ha voglia di partecipare all’attività proposta, non bisogna intervenire e forzarlo contro voglia, ma si rispettano i suoi tempi e desideri.