L’effetto batteria sulle bobine: un fenomeno dannoso per persone e bilanci aziendali

L’effetto batteria sulle bobine: un fenomeno dannoso per persone e bilanci aziendali

Nelle aziende operanti in campo di automazione si verifica spesso un problema dannoso che, nel lungo periodo, causa sprechi, rallentamenti e dispendi economici considerevoli: l’accumulo di elettricità statica.

L’effetto batteria

Questa deriva molto spesso dall’effetto della batteria sulle bobine che si trovano nei macchinari automatici e che sono preposte ad avvolgere e svolgere film plastici durante i processi di lavorazione ad alta velocità.

Si tratta di un problema piuttosto comune che riguarda tutte le aziende che utilizzano macchine automatiche per lavorare a grande velocità materiali isolanti come i film plastici tra cui figurano converting, packaging, settore farmaceutico, alimentare e così via.

L’effetto batteria è stato trattato approfonditamente anche da questo blog di un’azienda specializzata in soluzioni per l’elettricità statica e corrisponde ad una problematica importante da risolvere per preservare le prestazioni produttive e i relativi costi economici e ambientali. Vediamo di cosa si tratta.

Effetto batteria sulle bobine: di cosa si tratta?

L’effetto batteria è una conseguenza che si verifica sulle bobine di film plastico. Consiste in un accumulo di cariche elettrostatiche che può causare conseguenze molto dannose sia per l’efficienza della produzione che per gli operatori coinvolti in questa fase.

Quando un macchinario lavora un film plastico in macchine che procedono a grandi velocità il materiale entra in contatto con alcune componenti e si polarizza. In pratica si verifica uno scambio di elettroni sulla superficie che crea un accumulo di cariche elettrostatiche.

Cosa comporta?

A tale proposito l’energia statica è quella che si genera in caso di separazioni, induzioni, frizioni tra materiali in precise condizioni ambientali come l’umidità e che sottrae elettroni tra un atomo. Tale fenomeno causa la rottura dell’equilibrio tra le cariche positive e quelle negativa che sussiste in condizioni di normalità.

Per le bobine tale fenomeno viene amplificato soprattutto durante la fase di riavvolgimento della bobina, momento in cui la carica aumenta in modo esponenziale. L’energia statica, quindi, non viene scaricata a terra ma si accumula fino a raggiungere valori elevati. Se l’operatore si avvicina al macchinario, quindi, prenderà la scossa con conseguenze molto pericolose per la sua incolumità.

Non solo. Le conseguenze più gravi

L’avvolgimento del film può provocare accumuli di elettricità statica che arrivano a superare anche i 200 KvI e che possono causare una serie di problematiche  gravi come la scossa agli operatori presenti.

Questi possono cadere e farsi male o procurare infortuni ad altri operatori a lavoro sui macchinari ed è una conseguenza che rende l’ambiente di lavoro non sicuro, contravvenendo a quanto previsto dalla legge.

Si possono anche verificare scintille che, in luoghi di lavoro con materiali infiammabili o esplosivi possono degenerare in incendi ed esplosioni altamente pericolose.

Infine i macchinari rischiano continuamente di incepparsi, causando flessioni gravi sugli standard di produzione, deterioramento di interi lotti produttivi e costi di sprechi di materiali piuttosto considerevoli.

Come risolvere il problema?

Difatti le cariche elettrostatiche creano forze di attrazione che fanno attaccare il film plastico ai rulli bloccandone lo scorrimento. Ogni volta che questo si verifica gli operatori sono costretti a bloccare l’impianto, scollegare la corrente e recuperare il film plastico inceppato. In altri casi le cariche elettrostatiche causano forze di repulsione che causa danni alla produzione e che comporta lotti invendibili perché danneggiati e di scarsa qualità.

Il problema può essere risolto efficacemente installando barre antistatiche, ovvero sistemi che ionizzano l’aria e che eliminano le cariche che vengono generate durante le fasi produttive.

Questa soluzione è definitiva ed è la sola capace di riportare la produzione verso standard di produzione elevati grazie all’intervento di tecnici specializzati capaci di individuare le zone di accumulo e le soluzioni per neutralizzarle.