Investigatore privato: che cosa fa e come ci si diventa

Investigatore privato: che cosa fa e come ci si diventa

Sempre più richiesto è il lavoro di investigatore privato, che ha il compito di raccogliere informazioni per i clienti. In genere gli vengono affidati vari tipi di casi da risolvere, come per esempio questioni finanziarie, legali e l’investigatore interviene anche in situazioni di tipo “personale”. Un’agenzia investigativa che si avvale di molta esperienza può investigare anche sui casi di cyber security, su frodi assicurative, su casi di spionaggio industriale. Ma che cosa fa di preciso un investigatore e come si fa a diventare investigatore privato, seguendo alcune tappe precise della formazione? Vediamo di scoprirne di più.

Che cosa fa un investigatore privato

Se hai una questione da risolvere, ti potresti rivolgere ad un investigatore privato Bari, per affidargli i compiti che potrebbero rivelarsi utili a risolvere la situazione in cui ti trovi. Infatti uno dei compiti più importanti di un investigatore consiste nel raccogliere le informazioni che possono derivare dai documenti e dalle persone.

Per ciò che concerne i documenti, per esempio l’investigatore può svolgere le ricerche d’archivio, in modo da rintracciare anche documenti giudiziari o amministrativi. È in grado di esaminare tutte le attività che una persona ha svolto sul web, consultando anche e-mail, chat, profili social.

L’investigatore, inoltre, non agisce rintracciando informazioni soltanto sui documenti cartacei, ma si occupa anche di effettuare ricerche sui documenti digitali.

Abbiamo parlato anche delle informazioni che si possono trarre dalle persone. A questo proposito il compito principale è quello di passare molto tempo con le persone coinvolte in un caso, per cercare di ricevere delle indicazioni che possono rappresentare delle prove. In questo senso è molto importante che l’investigatore sia dotato anche di abili capacità comunicative, visto che si trova a relazionarsi con diversi individui.

A volte ci sono anche delle mansioni da svolgere “in incognito”. Per esempio l’investigatore privato si potrà ritrovare a seguire gli spostamenti di una persona sospetta senza farsi notare, il tutto naturalmente nel rispetto della legge.

Come si diventa investigatori privati

Alcuni penserebbero che, per diventare investigatore privato, si debba seguire una specifica formazione standard. In realtà non c’è un percorso che vale per tutti, anche perché i settori di cui si occupa questo professionista sono davvero tanti.

Quindi la formazione va considerata anche a seconda del settore nel quale ci si muove. Per esempio potrebbe essere necessaria una laurea in giurisprudenza, in economia, in finanza oppure in informatica, quando ci si occupa di casi connessi alla sicurezza digitale.

A volte si può seguire un corso apposito, magari da fare anche post lauream, per affrontare alcune questioni che dovrebbero essere alla portata di tutto i professionisti. Basti per esempio pensare in questo senso alla legge sulla privacy, agli elementi di diritto, sia civile che penale, e alle azioni di ricerca di documenti.

Poi c’è da conoscere veramente tanto in questo senso, come anche le tecniche e gli strumenti di spionaggio e le modalità di interrogazione, oltre alle diverse metodologie che possono essere seguite in un’indagine.

È importante che un investigatore privato o una persona che voglia diventare tale siano dotati comunque di alcune abilità che rientrano tipicamente nella personalità di un individuo. Ad alcune di queste peculiarità abbiamo fatto riferimento precedentemente, quando abbiamo parlato delle capacità comunicative e relazionali.

Ma c’è di più, perché un buon investigatore deve avere anche delle ottime capacità di osservazione, delle doti analitiche e una buona dose di pazienza e di costanza nel proprio lavoro, che richiede anche la messa in atto della perseveranza. Per acquisire con una certa padronanza tutte queste tecniche, sicuramente l’esperienza detiene la sua parte importante, anche per abituarsi alla discrezione e ad un lavoro che richiede una certa flessibilità anche nella gestione del tempo.