Come scegliere un bravo investigatore privato? Ecco i nostri consigli

Come scegliere un bravo investigatore privato? Ecco i nostri consigli

L’investigatore privato è il professionista che interviene in situazioni per le quali sia necessario acquisire un dossier di prove o, comunque, far luce su vicende sospette e al limite della legalità. Nei film e nel cinema viene dipinto come una figura losca, spesso appostata nell’ombra, che agisce per conto di miliardari capricciosi anche se, nella realtà, il suo operato è tutta un’altra cosa. Parliamo di uno specialista della legge, laureato in discipline afferenti alla psicologia e alla criminologia che, tra l’altro, possiede una specifica autorizzazione prefettizia per operare. Per chi fosse in procinto di scegliere un investigatore privato, quindi, ecco gli elementi da valutare per individuare il miglior professionista sul mercato.

Una scelta ponderata

Sicuramente tutte le volte che scegliamo un professionista, che sia esso un medico specialistico, un consulente o, in questo caso, un investigatore privato, ciò a cui prestiamo maggior attenzione è l’instaurazione di un buon clima di fiducia. Questo aspetto non è da sottovalutare perché l’investigatore privato deve essere pronto ad ascoltare le nostre confidenze ed i nostri timori senza farci sentire giudicati.

L’empatia, la riservatezza e la capacità di ascoltare, tuttavia, non sono qualità che si possono dimostrare tramite corsi di studio o certificati e, quindi, verranno valutate in base al nostro giudizio personale. Chiaramente l’idea di sentirci a nostro agio in presenza del professionista è già un buon punto di partenza che, tuttavia, dovrà essere seguito da valori più pratici come la gestione della nostra privacy, la capacità di assolvere all’ingaggio e così via.

Capacità, orientamento professionale e autorizzazione ad operare

Dall’investigatore privato tutti si aspettano intuito, riserbo, intelligenza e tante altre capacità caratteriali. Tuttavia ciò che aggiunge valore alla professionalità di un investigatore privato è anche la formazione, il background nonché la capacità di innovare il proprio lavoro attraverso la tecnologia.

Peraltro il consulente deve conoscere le leggi vigenti nel nostro ordinamento, con tutti i molteplici cambiamenti che intervengono nel tempo. Dopotutto parliamo pur sempre di un consulente che, in quanto tale, deve essere preparato ad offrirci solo i migliori consigli su come comportarci dinanzi a situazioni di difficile risoluzione.

Ecco perché sarà importante tener conto anche dell’esperienza acquisita negli anni e nella sua capacità di dimostrarla attraverso i servizi offerti ai committenti. Il tutto deve sempre essere accompagnato dall’Autorizzazione del Prefetto, il documento fondamentale per poter operare legalmente esercitando la professione di Investigatore Privato.

Competenze tecnologiche e formazione continua

Come dicevamo poc’anzi le competenze di un investigatore privato riguardano anche quelle tecnologiche. Un professionista aggiornato è in grado di svolgere investigazioni secondo i più recenti standard di innovazione e, quindi, di offrire servizi solerti e accurati.

Proprio per questo una qualità da valutare nel professionista a cui affideremo il nostro incarico sarà la propensione alla formazione che, in un campo come questo, è di fondamentale importanza. Da un lato vi è il continuo aggiornamento delle regole vigenti nel nostro Paese mentre, dall’altro, vi sono tutte le innovazioni che abbracciano l’utilizzo di micro-spie, bonifiche ambientali, tecniche di ricerca e appostamento tipiche di questo campo.