Con il progresso digitale e informatico, le abitudini degli esseri umani stanno cambiando in modo radicale. Ciò vale anche sul piano economico. Nel giro di trent’anni, ossia dall’avvento del World Wide Web, sono nati i cosiddetti “portafogli elettronici”, servizi in grado di offrire dei veri e propri conti digitali da utilizzare per pagamenti e transazioni.
Non meno rilevante è stata la nascita delle criptovalute, sulle quali trovi molti dettagli sul sito lecriptovalute.org. Sviluppatesi in seguito al progetto Bitcoin, le criptovalute vengono considerate il futuro dell’economia, benché la loro diffusione, al 2020, sia ancora sostanzialmente contenuta.
Criptovaluta: una definizione
Partiamo da una definizione esplicativa. Per “criptovaluta” – lo dice la parola stessa – si intende una valuta economica protetta da crittografia. La differenza tra una valuta ufficiale e una criptovaluta è data dalle modalità con le quali le stesse vengono controllate: nel caso della valuta ufficiale, il controllo è detto “accentrato” (o “centralizzato”), ossia gestito da un’unica autorità centrale; nel caso di una criptovaluta, invece, si è di fronte a un controllo “decentrato”.
Ciò significa che la contabilità della criptovaluta è di tipo generalizzato, una peculiarità vantaggiosa ed estremamente utile: non esistendo un istituto centrale impegnato nella gestione della valuta, le probabilità che il sistema possa subire danni da attacchi informatici o altri incidenti sono estremamente ridotte.
Il controllo della valuta, infatti, non è ricondotto a una sola e unica autorità, bensì all’intera “blockchain“, ossia il sistema di contabilità generale che assorbe al suo interno tutte le transazioni monetarie avvenute.
Investire denaro per l’acquisto di criptovalute
Come riportato nell’introduzione, le criptovalute possono sia essere acquistate, attraverso investimenti con valute ufficiali (es.: investo tot. euro per acquistare tot. criptovalute), che essere sfruttate per investimenti diretti, alla pari di una qualsiasi altra moneta.
Rimaniamo nel primo ambito, così da fornire delucidazioni sulle modalità di investimento per acquistare criptovalute. Per poter investire denaro reale nell’acquisto di una criptovaluta, è necessario fare affidamento sui cosiddetti “exchange”, piattaforme nelle quali gli utenti possono scambiare una valuta ufficiale con l’equivalente della criptovaluta prescelta.
Il funzionamento degli exchange è simile a quello di un qualsiasi centro fisico per lo scambio e l’acquisto di valute. Effettuando l’accesso nell’exchange, l’utente non dovrà fare altro che effettuare uno scambio di valuta, cambiando una somma determinata nel valore corrispondente della criptovaluta scelta.
Lo scambio, di norma, è molto semplice. Una volta effettuato, la criptovaluta acquistata viene depositata nel suo apposito portafoglio elettronico (in genere scaricabile dal sito ufficiale della criptovaluta stessa, come nel caso del Bitcoin).
Il portafoglio avrà funzioni simili a quelle di un conto corrente, consentendo di depositare, inviare o prelevare una parte o l’intero ammontare della criptovaluta.
Investire criptovalute per l’acquisto di beni e servizi
Abbiamo visto come acquistare criptovalute in modo legale ed efficace. Una volta acquistate, però, il possessore del portafoglio elettronico potrebbe volerle reinvestire o spenderle, esattamente come farebbe con una valuta ufficiale. Come fare?
Ad oggi il numero di esercizi commerciali che prevede la possibilità di acquistare beni e servizi attraverso le criptovalute è ancora relativamente ristretto.
Tuttavia, effettuando una ricerca sul web è possibile andare individuare i locali (dai supermercati agli hotel, dai negozi di elettronica ai locali di intrattenimento) che consentono di pagare un servizio mediante le criptovalute. In ogni caso, prima di recarsi presso questi esercizi commerciali è bene informarsi sulle modalità di pagamento garantite dalle attività stesse.