Partiamo da una prima considerazione cioè quella che il gusto è un fattore personale. Vale a dire che in cucina non ci sono dei veri e proprie regole e pilastri ma comunque esistono considerazione di basi e suggerimenti che vale la pena seguire. Infatti, tutti sono alla costante ricerca di idee per ricette gustose e consigli su come abbinare il cibo il vino a tavola. Non serve capire imparare a memoria le accoppiate vincenti ma piuttosto dare qualche indicazione in più sui principi da seguire.
I principi base per abbinamenti perfetti
Per iniziare, per preparare un connubio perfetto tra food & beverage a Roma occorre creare equilibrio e armonia tra sapori e odori.ci sono dei sapori prevalenti che possono essere valorizzati sia per quanto riguarda il cibo che il vino. Inoltre, bisogna ricordare che generalmente in una buona cena si va crescendo e il tutto non è lasciato al caso ma vengono seguiti alcuni principi di base.
In linea di massima, per creare un equilibrio si abbina un vino leggero ha un piatto delicato e quindi è vero anche il contrario, cioè accostare un vino corposo a un piatto dai sapori più decisi. Questo perché il primo assaggio deve creare curiosità e stimolare il cervello che poi va mantenuto curioso e interessato grazie a sapori sempre più forte. Per far sì che la pietanza venga apprezzata, occorre allo stesso tempo pulire la bocca e rinfrescare le papille gustative perché e possono appieno apprezzare il boccone successivo.
Le regole d’oro per abbinare il vino
In generale, è bene sapere che un pasto dovrebbe iniziare con un vino più giovane per concludersi con uno invecchiato. A inizio pasto verranno strappati dei vini più leggeri rispetto a quelli robusti che vanno dedicati alla parte finale della cena. Altra regola generale è quella di servire prima un bianco e poi proseguire con un rosso. All’inizio il vino deve essere fresco e appena tirato fuori dal frigo mentre per i secondi si preferisce un vino a temperatura ambiente. All’inizio il vino sarà più semplice e secco mentre verso la fine si può aprire una bottiglia più prestigiosa.
Tuttavia, accanto a questi principi generali, c’è comunque spazio per alcune eccezioni poiché la cucina è anche fatta di sperimentazioni.
Alcuni abbinamenti perfetti
Dopo questo breve preambolo, è arrivata finalmente l’ora di dare alcune indicazioni pratiche per abbinare correttamente vino e cibo. Per un antipasto, uno spumante secco, prescindere dal metodo, è sempre molto indicato.se l’antipasto è magro cioè a base di pesce o pollo, può andar bene un bianco secco o frizzante. Invece, prosciutto crudo, salumi e insaccati preferiscono un rosato fresco e leggero. Chi invece prepara delle verdure, dovrebbe aprire una bottiglia di bianco morbido dai toni profumati. Se invece l’antipasto è a base di uova al burro, il bianco secco e giovane è più indicato.se invece l’uovo è declinato in forma di frittata, via libera a un rosato con un buon corpo.
Quando si parla di primi piatti, il ventaglio è davvero molto ampio e occorre differenziare tra brodi, sughi pasta e risotti. Per le minestre in brodo si può continuare a servire il vino aperto per l’aperitivo. I risotti possono essere accompagnati da un bianco secco, morbido se le pietanze è a base di verdura oppure più strutturato per quello ai frutti di mare. Un risotto dal sapore più intenso come quello con la salsiccia, può essere accompagnato perfettamente da un vino rosso giovane e fresco. Per quanto riguarda la pastasciutta, una semplice con un sugo a base di pomodoro vuole in bianco secco fresco ma acido per controbilanciare la dolcezza del pomodoro.se invece la pasta a un intingolo di carne, meglio aprire un rosato o un rosso giovane.
Quando arriva il momento dei secondi piatti, la portata principale, molti pensano che la regola sia rosso con la carne e bianco con il pesce ma in realtà ci sono alcune specifiche diverse da seguire. Una zuppa di pesce, ad esempio, può essere servita con un rosato corposo o un rosso giovane più beverino. Invece, il pollo può essere abbinato a un bianco secco oppure più profumato per i piatti etnici. Per quanto riguarda i formaggi, quelli freschi preferiscono un bianco morbido o corposo mentre quelli stagionati preferiscono un vino invecchiato.